DOVREMO SAPER COGLIERE
LE OPPORTUNITÀ

FRANCESCO STENO, Vice President Sales & Marketing EMEA, Manufacturing Intelligence division Hexagon

Che impatto ha avuto la situazione attuale sulla tua vita di ogni giorno?

La mia attività professionale prevede una grande mobilità a livello internazionale. Di conseguenza l’impatto della attuale situazione pandemica è stato considerevole. L’impossibilità a varcare i confini nazionali ed i periodi di lockdown hanno praticamente azzerato la mia possibilità di viaggiare. Sono quindi passato da una media di circa 140 voli aerei all’anno a soli due voli nel corso del 2020. E’ stato quindi necessario riconsiderare e ricostruire totalmente la modalità di lavoro spostandola totalmente in ambiente virtuale. Quelle che erano riunioni ed incontri sono diventate videoconferenze e call tramite strumenti informatici. Da un punto di vista pratico questo alla fine risulta essere quasi ugualmente efficace, ma la totale assenza del contatto umano priva comunque  l’esperienza di una dimensione importante  e la impoverisce di contenuti lasciando una sensazione di incompletezza. Da un punto di vista personale il cambiamento è stato oserei dire radicale. La lunga permanenza a casa mi ha permesso di apprezzare il rallentamento dalla frenesia della mia vita precedente e anche di riconsiderare attività quali la musica che avevo quasi completamente abbandonato.

 

Nel tuo settore che prospettive ci sono? Come vi state muovendo?

Il settore nel quale lavoro è legato all’alta tecnologia, all’innovazione spinta e allo sviluppo di sistemi industriali autonomi ed intelligenti. Questa tipologia di applicazioni è utilizzata per la maggior parte settori quali l’Automotive e l’Aerospaziale che hanno sicuramente subito un fortissimo rallentamento da un punto di vista degli investimenti con un impatto conseguente anche sui nostri fatturati. La varietà e la complessità delle soluzioni che proponiamo ci ha comunque consentito di mitigare il calo di fatturato permettendoci quindi dopo la riapertura e nel terzo trimestre del 2020 di ottenere un risultato record rispetto agli stessi trimestri degli anni precedenti. In molte aree europee le nostre organizzazioni sono state estremamente proattive sia tutelando la salute dei nostri dipendenti sia mantenendo vivo, seppure in modalità remota, il rapporto con i clienti più importanti. In particolare garantendo il massimo supporto tecnico alle attività industriali legate al settore medicale a alle attività strategiche come Energia e Difesa. Sicuramente l’attuale situazione ha accelerato un cambiamento che nelle nostre aziende era già in atto, spingendoci ad utilizzare strumenti e processi ancora più moderni ed efficaci. Il settore nel quale lavoriamo favorisce questa evoluzione e siamo in perfetta sintonia con i nostri clienti circa la loro volontà di evolvere verso la digitalizzazione dei processi produttivi e lo sviluppo di sistemi autonomi con l’ausilio di strumenti di Intelligenza artificiale. Winston Churchill disse “Non bisogna sprecare una buona crisi” e noi crediamo che l’attuale situazione di crisi e i relativi poderosi investimenti sia dei governi che delle aziende private rappresentino una grossa opportunità che per l’appunto non va sprecata.

 

Il tuo sguardo sul futuro?

La parola che sento utilizzare più spesso quest’anno nei nostri meeting è “unpredictable”  che vuol dire impredicibile e credo che esprima molto bene l’impossibilità nel fare previsioni con un buon margine di accuratezza. Quello che possiamo fare da un punto di vista industriale è osservare le macrotendenze e organizzarci di conseguenza. Veicoli elettrici, attività remota con conseguente necessità di infrastrutture informatiche, e-commerce, investimenti nel settore medicale solo per citare alcuni esempi. Non possiamo permetterci e non ha senso essere pessimisti e come dicevo prima bisogna organizzarsi per sfruttare al meglio questa opportunità. Per quanto riguarda la nostra nazione l’arrivo dei fondi europei sarà una opportunità unica ed irripetibile per il rinnovamento del nostro paese e spero vivamente che sapremo sfruttarla al meglio. L’evoluzione e la conseguente selezione naturale sarà purtroppo inevitabile e molte persone come molte aziende non saranno in grado di adattarsi a questo cambiamento, ma per molte altre si tratta davvero di una occasione unica. In sintesi quindi il mio sguardo al futuro non è pessimista, ma realista pensando alle sfide che ci aspettano, ai rischi che dovremo correre, ma anche alle opportunità che dovremo saper cogliere.

 

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