Giuseppina Zarra

“UNA STRATEGIA UE PER FORME
DI ENERGIA RINNOVABILI”

“Indispensabile la diversificazione delle fonti anche per diminuire la dipendenza dai fornitori esterni”. Questa l’opinione di Giuseppina Zarra, ambasciatrice per l’Italia in Bulgaria. Fra le prossime iniziative, l’Italian Design Day, in programma a marzo

In un momento di grande incertezza, dovuta allo scontro Russia-Ucraina, con le diplomazie occidentali molto attive per scongiurare il peggio, accoglie il nostro invito per un’intervista Giuseppina Zarra, ambasciatrice per l’Italia in Bulgaria.

Giuseppina Zarra è entrata in carriera diplomatica nel 1991 ed ha già prestato servizio in Bulgaria come sua prima destinazione all’estero dal 1994 al 1998 in qualità di Segretario di Legazione per poi trasferirsi all’Ambasciata d’Italia ad Ottawa in Canada dal 1998 al 2002.

Al rientro alla Farnesina è stata responsabile dei negoziati finanziari internazionali per la ristrutturazione del debito estero al Club di Parigi ed ha poi svolto l’incarico di Primo Consigliere presso la Rappresentanza Permanente d’Italia alle Nazioni Unite a New York, ricoprendo nel biennio dell’Italia in Consiglio di Sicurezza 2007-2008, il delicato dossier delle operazioni di peacekeeping, in particolare la partecipazione italiana ad UNIFIL nel sud del Libano.

Tra i suoi incarichi più recenti, è stata Consigliere Diplomatico del Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture dal 2015 al 2018 e Consigliere Diplomatico del Ministro per gli Affari Europei dal 2018 al 2019. Attualmente presta servizio presso la Direzione Generale per gli Affari Europei alla Farnesina, Coordinatore nazionale per la strategia dell’UE per la Regione Alpina (EUSALP).

Nata a Salerno Giuseppina Zarra ha vissuto ad Avellino dove ha svolto i suoi studi al liceo classico Pietro Colletta. A 18 anni si è trasferita ad Urbino dove si è laureata in Scienze Politiche e poi a Roma dove ha frequentato la scuola di specializzazione presso la SIOI, Società italiana per l’Organizzazione Internazionale e dove poi si è stabilita dopo aver superato  il concorso diplomatico.

È Cavaliere Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica, 2011.

Parla e scrive correntemente inglese, francese, spagnolo e bulgaro.

Ambasciatrice Zarra, gli interscambi commerciali fra Italia e Bulgaria sono cresciuti, in questi ultimi anni? E qual è la tendenza?

Per i primi dieci mesi del 2021 è proseguita la tendenza di crescita del commercio estero della Bulgaria. Sia le esportazioni, che le importazioni del Paese hanno registrato aumenti, sia in termini relativi che in termini di cifre assolute.

Secondo i dati preliminari dell’Istituto di statistica bulgaro, nel periodo gennaio-ottobre 2021 il totale delle esportazioni bulgare è stato di 28,52 miliardi di euro (con una crescita del +22,9%, rispetto allo stesso periodo del 2020). Per lo stesso periodo le importazioni totali sono ammontate a 31,6 miliardi di euro (con un aumento del +25,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).

Per quando riguarda le importazioni della Bulgaria, secondo i dati preliminari dell’Istituto di statistica bulgaro, ad ottobre 2021 il primo partner commerciale è rimasta la Germania (3.933,7 milioni di euro, +29.8%), seguita dalla Turchia (2.435,4 milioni, +37.4%), dalla Russia (2.325,3 milioni, +51.4%) e dalla Romania (2.330,7 milioni, +26.3%). L’Italia (con 2.098,4 milioni di euro), rimane al quinto posto nella graduatoria dei Paesi fornitori della Bulgaria, con una crescita più moderata rispetto agli altri Paesi e pari al +17%.

I principali paesi destinatari delle esportazioni bulgare sono: Germania (4.364,5 milioni di euro, +20%) Romania (2.851,1 milioni di euro, +35.2%), Italia (2.094,8 milioni di euro, +31,7%), Grecia (1.845 milioni di euro, +20%) e Turchia (1.778,4 milioni di euro, +22.1%).

L’Italia è quindi il quinto fornitore della Bulgaria con una quota di mercato del 6.6% ed il terzo mercato di destinazione delle esportazioni bulgare, con una quota del 7.3%. L’interscambio tra Italia – Bulgaria per i primi dieci mesi del 2021 è stato pari a 4.193,2 milioni di euro (in paragone ai 3.384,3 milioni di euro per i primi dieci mesi del 2020), e il saldo commerciale è a favore dell’Italia (per un totale di 3,6 milioni di euro). Complessivamente, l’Italia si è riconfermata quarto partner commerciale del Paese, preceduta solo dalla Germania e dalle confinanti Turchia e Romania.

L’interscambio commerciale tra i due Paesi continua quindi ad essere in aumento e l’Italia si riconferma uno dei principali partner commerciali per la Bulgaria, nonostante negli ultimi anni si sia registrato un rallentamento generalizzato dovuto principalmente all’emergenza sanitaria e alle sue ripercussioni nelle catene del valore e della logistica globali.

È sempre palese l’interesse delle aziende italiane verso la Bulgaria. Ritiene vi sia una reciprocità in questo interesse? Per esempio, la manodopera giovanile che si forma presso le scuole bulgare è molto apprezzata in Italia.

La Bulgaria è un Paese tradizionalmente molto vicino e legato all’Italia da consolidati rapporti economici, politici e culturali. Anche storicamente i rapporti tra i due Paesi sono sempre stati caratterizzati dalla presenza di profondi legami di amicizia e una generale comunanza di interessi.

Nell’ambito economico, oltre ad essere tra i primi partner commerciali della Bulgaria, l’Italia rappresenta oggi uno dei principali investitori stranieri nel Paese, occupando il quarto posto in termini di stock di investimenti esteri nel Paese con 2.842 milioni di euro di investimenti complessivi. Assistiamo inoltre ad un costante aumento del numero di aziende italiane presenti in Bulgaria, cresciuto di oltre il 300% negli ultimi 10 anni ed arrivato oggi a contare quasi 12.000 imprese (a partecipazione mista italiana), di cui oltre 1.000 con un fatturato superiore ai 200.000 euro. Le imprese italiane contribuiscono inoltre alla creazione di oltre 50.000 posti di lavoro nel Paese.

Dal punto di vista culturale poi, vorrei innanzitutto evidenziare che in Bulgaria l’italiano è insegnato in 4 scuole bulgare grazie all’applicazione dell’Accordo in vigore tra i due Paesi in materia di insegnamento linguistico, oltre naturalmente alla specialità di Filologia italiana presso l’Università San Clemente di Sofia, alla cattedra di italianistica presso la New Bulgarian University di Sofia ed ai programmi di insegnamento presso il Liceo Gorna Banja di Sofia. Corsi di italiano sono inoltre offerti dall’Istituto Italiano di Cultura di Sofia e da altri soggetti ed enti privati che si occupano di insegnamento linguistico. Lo studio dell’italiano rappresenta infatti un primo veicolo per avvicinare gli studenti bulgari all’Italia, permettendo loro di accedere alla nostra letteratura, alla nostra storia e alla nostra cultura e tradizione.

Nonostante la diffusione dell’insegnamento della lingua e cultura italiane, purtroppo il calo demografico nel Paese e l’emigrazione degli ultimi anni hanno reso più difficile per le aziende italiane il reperimento e la formazione nel Paese di manodopera specializzata, di cui vi è un grande bisogno per soddisfare l’esigenza di maggiori investimenti.

La tensione che si è creata fra Russia e Ucraina, senza tralasciare la Bielorussia, sta condizionando i mercati, soprattutto per ciò che concerne l’approvvigionamento di energia. Che ruolo può svolgere la Bulgaria in questo scenario di grande difficoltà?

Le diverse crisi in corso hanno le loro evidenti ripercussioni su ogni aspetto della vita economica anche qui in Bulgaria. Senza dubbio le tensioni internazionali innescano dinamiche al rialzo sui prezzi ma l’aumento dei prezzi dell’energia è stato innescato innanzitutto dalla ripresa economica dopo quasi due anni di pandemia.

Proprio per questo è sempre più evidente la necessità di concordare a livello europeo una strategia per la transizione energetica verso forme di energia rinnovabili, aumentando la diversificazione delle fonti di energia anche per diminuire la dipendenza dai fornitori esterni. In questo contesto la Bulgaria, in qualità di membro dell’Unione Europea sta dando il suo contributo alla ricerca di soluzioni sostenibili e comuni per raggiungere gli obiettivi della decarbonizzazione e una maggiore indipendenze energetica salvaguardando al contempo la competitività della nostra economia.

La Bulgaria, insieme all’Italia, ha lavorato in tutti i fori multilaterali e all’interno in particolare dell’Alleanza Atlantica, per un allentamento della tensione e la ripresa del dialogo con la Russia, al fine di evitare il precipitare della situazione. Purtroppo i drammatici eventi degli ultimi giorni hanno cambiato radicalmente il quadro e dobbiamo essere uniti a Bruxelles, nel quadro UE e NATO, per fronteggiare questa crisi e sostenere l’Ucraina.

La situazione politica bulgara, di nuovo modificata dopo le recenti elezioni, sta favorendo quella ripresa da più parti auspicata?

Il 2021 è stato per la Bulgaria un lungo anno elettorale che, dopo tre, anzi quattro tornate di elezioni se consideriamo anche quella per il Presidente della Repubblica, si è finalmente concluso con la formazione di un Governo sostenuto da un’ampia maggioranza parlamentare. Si tratta di un Governo di coalizione composto da 4 partiti diversi che si sono impegnati in un lungo e articolato accordo di Governo.

Come per tutti i Governi di coalizione la capacità dell’Esecutivo di impegnarsi con forza e decisione nei diversi dossier dipende strettamente dalla capacità e dalla volontà dei componenti della coalizione di trovare punti d’incontro e compromessi insieme agli altri alleati di Governo.

Sicuramente la presenza di un governo sta permettendo alla Bulgaria di riprendere in mano le numerose sfide che il Paese si trova ad affrontare, dalla gestione dell’emergenza sanitaria, alla crisi energetica e agli altri temi caldi della politica interna ed internazionale. Il Governo inoltre si è da subito impegnato ad avviare i processi di riforma che le Istituzioni Europee ed Internazionali richiedono alla Bulgaria da lungo tempo. Da parte nostra non possiamo che rivolgere al governo bulgaro i nostri migliori auguri per un buon lavoro e la nostra più ampia disponibilità a collaborare su tutti i dossier prioritari.

Ambasciatrice Zarra, quali le prossime iniziative in agenda?

L’ambasciata d’Italia a Sofia, insieme agli altri componenti del sistema Italia in Bulgaria (l’Ufficio dell’Agenzia ICE di Sofia, l’Istituto Italiano di Cultura di Sofia, Confindustria Bulgaria e la camera di Commercio Italiana in Bulgaria), è attiva per la promozione della cultura, della lingua, delle aziende e degli investimenti italiani in Bulgaria.

Tra i numerosi eventi ed occasioni d’incontro promossi dal Sistema Italia e in particolare dall’Ambasciata, vorrei segnalare innanzitutto il prossimo Italian Design Day. Inaugurato nel 2017, l’Italian Design Day consiste in una rassegna di eventi di promozione che l’intera rete diplomatico-consolare italiana realizza in tutti i Paesi del mondo. Per quest’anno in Bulgaria abbiamo organizzato una grande mostra realizzata dall’Atelier Orafo del Maestro Diego Percossi Papi dedicata a Dante Alighieri. La mostra, dal titolo “Il Prezioso Cammino di Dante” sarà inaugurata nell’ultima settimana di marzo presso la Galleria Nazionale – Ex Palazzo Reale ove sarà poi possibile ammirarla. In occasione del 700esimo anniversario della morte di Dante Alighieri, il Maestro Percossi Papi ha scelto di rendere omaggio al Sommo Poeta illustrando il cammino di Dante nella Divina Commedia attraverso il sapiente utilizzo di gioielli e oggetti d’arte. La mostra sarà articolata in tre aree: Inferno, Purgatorio e Paradiso. I visitatori saranno guidati nel “prezioso cammino” da pannelli con grandi riproduzioni delle splendide incisioni di Gustave Dorè e vivacissimi dettagli dei gioielli esposti che evidenziano la manualità artigianale con cui sono stati realizzati. Mi auguro quindi che tutti possiate nelle prossime settimane visitare la mostra e ammirare le eccellenze dell’artigianalità e della creatività italiane.

Prevediamo inoltre numerosi altri eventi nel corso del 2022 organizzati sia dall’Ambasciata che dagli altri componenti del sistema Italia in Bulgaria. In particolare, tra gli altri, organizzeremo un evento dedicato all’archeologia e alla tutela del patrimonio ed un grande evento di promozione dei vini mediterranei in primavera. Durante l’estate poi diverse opere ed autori italiani prenderanno parte ai principali festival culturali bulgari, come il Bansko Film Fest, il Varna Summer Festival, il festival cinematografico Master of Art, il Burgas Film Festival ed il festival Kinomania. Nel corso dell’autunno invece stiamo programmando numerosi eventi di promozione in ambito culturale e linguistico, per l’annuale Settimana della Lingua italiana nel mondo e relativamente al settore enogastronomico e della ristorazione, per l’appuntamento con la Settimana della Cucina italiana nel mondo.

Vi invitiamo a visitare regolarmente il sito dell’Ambasciata, dell’Istituto Italiano di Cultura e dell’ICE per gli aggiornamenti e vi aspettiamo numerosi ai nostri eventi!

 

 

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