La targa toponomastica intitolata a Vasil Levski.

A BOLGARE INTITOLATA UNA VIA AL PATRIOTA BULGARO VASIL LEVSKI

Siglato un accordo di cooperazione fra la città bergamasca e il Comune di Vratza. Il patriota, “l’angelo della libertà”, lottò per sconfiggere l’impero Ottomano

Una nuova via, dedicata all’eroe nazionale e leggendario rivoluzionario Vasil Levski, è stata inaugurata nei giorni scorsi a Bolgare, in provincia di Bergamo,  su proposta del Consolato Generale della Repubblica di Bulgaria a Milano. Levski, fortemente legato al movimento di liberazione della Bulgaria dal giogo turco durante il XIX secolo, è una delle figure rivoluzionarie bulgare più forti e luminose della nostra storia. Il suo personaggio storico è amato e rispettato da tutto il popolo bulgaro.

Alla cerimonia hanno partecipato il Sindaco di Bolgare Luciano Redolfi, il consigliere regionale Stefano Bruno Galli, l’Ambasciatore della Repubblica di Bulgaria a Roma S.E. Todor Stoyanov, la Console Generale della Repubblica di Bulgaria a Milano Tanya Dimitrova, il Console Onorario della Repubblica di Bulgaria per la Liguria Michele Scandroglio, il Console Onorario della Repubblica di Bulgaria per l’Emilia-Romagna Franco Castellini, il Sindaco di Vratza Kalin Kamenov ed altri rappresentanti delle autorità italiane.

La Console Generale di Bulgaria a Milano, Tanya Dimitrova, con il sindaco di Bolgare, Luciano Redolfi.

Il legame tra la Bulgaria e il comune italiano della provincia di Bergamo risale ai tempi prima della fondazione dello Stato bulgaro: lo storico Paolo Diacono nella sua opera “Historia Longobardorum” collega il nome “Bolgare” a “Bulgare”, cioè “luogo abitato da bulgari”. Nel 568 d.C. i Longobardi scesero in Italia, seguiti da varie tribù tra cui Gepidi, Bulgari, Sarmati e Norici. All’insediamento stabile e duraturo dei bulgari su queste terre è dovuto il nome del comune odierno.

Per celebrare questo legame è stata ideata l’intitolazione della via al nome del patriota bulgaro. La scelta del nome della strada non è casuale: Levski, conosciuto come “l’apostolo della libertà” era convinto che per liberarsi dalla dominazione straniera la Bulgaria dovesse contare solo sulle proprie forze. L’eroe, pronto a sacrificare la propria vita per la rivoluzione e a mettere la patria al di sopra dei propri interessi, fu impegnato nel movimento di lotta per la liberazione dei bulgari dal gioco ottomano, sotto il quale il paese rimase per quasi cinque secoli. Purtroppo l’indipendenza sognata da Vasil Levski arrivò solo dopo la sua morte nel 1873. Nel 1878 con la Guerra Russo-Turca viene posta fine a 480 anni di dominazione ottomana.

Durante l’inaugurazione della nuova via è stato firmato un accordo di cooperazione tra il Comune di Bolgare e il Comune bulgaro di Vratza che si impegnano a lavorare insieme su potenziali progetti europei in comune e varie iniziative di carattere culturale.

Altri progetti, ideati e realizzati dal Console generale della Bulgaria negli ultimi tre anni, sono l’inaugurazione della panchina-monumento, dedicata al poeta Pencho Slaveykov nel centro di Milano, vicino al Duomo, le targhe commemorative in onore della poetessa Mara Belcheva a Brunate, del celebre cantante lirico Nikolay Ghiaurov a Modena e del professore-italianista Katerin Katerinov a Perugia.

 

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