Bankya, Il Bagno Reale

BANKYA, RESORT CON ARIA
E ACQUA CURATIVE

La storia di un “bagno reale”, inaugurato nel 1907. Nella parte centrale della città conservate case aristocratiche centenarie, alternate a case e cortili dei residenti locali e alle ville moderne

Ai piedi del monte Ljulin, sulle rive del fiume Bankya e vicino all’antica Via Diagonalis (oggi la strada internazionale Belgrado – Istanbul), si trova una delle perle della balneoterapia bulgara. Riconosciuto dai traci, romani, bulgari, turchi e da tutti coloro che sono passati per queste terre, il resort che prende il nome dal fiume è un centro nazionale per la riabilitazione dei pazienti con malattie cardiovascolari e respiratorie. Nel 1969 il villaggio di Bankya è stato dichiarato comune e nel 1979 è stato separato, insieme ai villaggi adiacenti, come distretto di Sofia. Oggi Bankya sta crescendo con i suoi quartieri Gradoman, Verdikal, Mihailovo e Izgrev e i due villaggi adiacenti – Ivanyane e Klisura.

A sinistra, casa museo. A destra una delle ville moderne.

Il Bagno Reale

Impressionato dal fascino e dalle doti naturali di Bankya, nel 1907 re Ferdinando decise di costruire qui un bagno reale centrale. Il bellissimo edificio, usato come bagno pubblico durante il comunismo, rimasto in stato di abbandono e in completa rovina per più di 15 anni dopo i cambiamenti politici, è stato riaperto il 30 settembre 2022, restituito all’antico splendore. Progettato per essere estremamente funzionale, il bagno è stato il cuore della città da oltre 100 anni. Dalle fontane adiacenti sgorga acqua calda minerale dalle viscere della terra. A soli 17 km dal centro di Sofia, Bankya ha un’anima e un clima molto diversi. In qualche modo ricorda il tedesco Baden-Baden e il Baden a Vienna. Bankya è via via diventato anche un resort sociale, attirando migliaia di lavoratori bulgari e stranieri, nonché un luogo attraente per il fine settimana per i residenti di Sofia e i loro ospiti.

A sinistra, Il Bagno Reale. A destra, il parco.

Il centro della città

Nella parte centrale della città si sono conservate case aristocratiche centenarie, alternate a case e cortili dei residenti locali e le ville moderne dei nuovi ricchi. Negli ultimi anni sono comparsi diversi hotel termali privati, alcuni dei vecchi sanatori sono stati ristrutturati e sono gestiti bene, altri sono l’ombra degli standard moderni del turismo termale, ancora altri, tra cui la residenza del leader comunista Todor Zhivkov, sono completamente abbandonati. L’attrazione moderna è la spiaggia con una piscina termale nel parco del bagno reale. Una tradizione curativa e la passeggiata lungo il Vicolo della Salute. Piccoli negozietti, mercatini e locali completano il look del centro città. 

Il monastero Santa Petka di Klisura.

I monasteri

Vicino a Bankya ci sono due monasteri ben conservati e attivi: il monastero di Divotino “Santa Trinità” e il monastero di Klisura “Santa Petka“. Il monastero di Divotino è uno dei più antichi monasteri conservati intorno a Sofia, costruito nel 1046, distrutto dai turchi e ricostruito nel 1875. È conosciuto anche come il Monastero Reale per le frequenti visite del re Ferdinando, che donò due carrozze a Madre Claudia, l’allora badessa. Il monastero di Klisura invece è dipinto con nuovi murales dai colori vivaci e con citazioni e testi biblici e ha un’atmosfera unica.

 

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