ROSA BULGARA: DALL’ARTIGIANO
IN FIERA A FLORA E DECORA
Il suo business è una missione: presentare la rosa bulgara e i prodotti di rosa damascena bulgara a fiere ed eventi in Italia. Ecco la storia di Margarita Kovachka
Quando 26 anni fa Margarita Kovachka e suo marito si trasferiscono a vivere in Italia, lei sta ancora lavorando per la multinazionale LR Health & Beauty Systems, azienda tedesca di marketing multilivello. Il mondo della bellezza, cosmesi e prodotti naturali per la salute l’hanno sempre affascinato, anche se in Bulgaria ha studiato presso l’Istituto geologico minerario.
Poi, un giorno, le viene l’idea: invece di presentare prodotti stranieri, inizia a presentare il fiore con il quale è famoso in tutto il mondo il suo Paese natale: la Rosa bulgara. L’olio di rosa bulgaro è uno degli oli essenziali profumati più preziosi e ricercati sul mercato internazionale e la Bulgaria è il produttore numero 1 nel mondo di olio di rosa.
“Questo magico fiore, la rosa, ha una vibrazione a 320 MHz, tra le più alte in natura, e ha proprietà uniche per la bellezza e la salute, è un antidepressivo naturale potentissimo.”, dice Margarita.
Contatta i produttori bulgari migliori e si mette ad organizzare stand alle fiere ed eventi, piccoli e grandi: Artigiano in fiera, Fà la cosa giusta, I giorni delle rose (in Villa Fidelia a Spello, dove il re bulgaro Boris sposa la principessa Giovanna nel 1930), Flora e Decora, le fiere nelle ville e castelli: a Villa Manin, nel Castello di Paderna, a Santa Lucia di Piave e tanti, tanti altri.
Sceglie bene la gamma di prodotti: cosmetici, profumi, ma anche prodotti alimentari, acqua di rosa, miele di rosa, confetture di rosa, cioccolato e caramelle di rosa. Per sette anni insieme a suo marito Nikolay Kovachki gira tutta l’Italia per le partecipazioni a fiere ed eventi.
“Non voglio promuovere i produttori, ma la rosa è la bellezza del mio Paese. E penso che in Italia la gente già conosce e apprezza tantissimo i prodotti a base di rosa bulgara. Spero di aver contribuito un po’ a questo anch’io.”, conclude Margarita.
Commenti