Giovanni Mocchi

ZUCCHETTI, DIGITALIZZAZIONE E UNO SGUARDO VERSO L’EST EUROPA

Con un fatturato prossimo ai 2 miliardi di euro, la multinazionale di Lodi punta con decisione anche allo sviluppo dell’IA. E il welfare aziendale si consolida. Ne parla Giovanni Mocchi, vicepresidente dell’azienda

“Noi innoviamo per migliorare la Tua vita”. Questo l’obiettivo, l’intendimento che caratterizza l’attività di Zucchetti, l’azienda di Lodi leader mondiale nell’ambito del software e dell’hardware. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando Domenico (detto Mino) Zucchetti, dottore commercialista, nel 1978 ha un’idea: oberato dalle scartoffie decide di ricercare nei nascenti computer la soluzione. E la trova. Grazie a un software del tutto innovativo, le procedure per dichiarazione dei redditi vengono semplificate, e il lavoro è svolto dal computer. Zucchetti avrà fatto felice il pensatore e linguista statunitense Noam Chomsky, che sosteneva “Non dovremmo andare in cerca di eroi, ma di buone idee”. Domenico Zucchetti è scomparso lo scorso settembre lasciando l’azienda nelle mani di un team management di assoluto livello.

Nel corso degli anni Domenico Zucchetti crea un impero, il Gruppo Zucchetti. Con ricavi attesi per oltre 2 miliardi di euro nel 2023, più di 700.000 clienti e oltre 45 anni di esperienza alle spalle, Zucchetti è la prima azienda italiana di software. Il gruppo conta oltre 8.500 persone, delle quali 2.000 sono esclusivamente dedicate ad attività di ricerca e sviluppo, mentre per la commercializzazione dei prodotti, per i servizi di pre e post-vendita, di formazione e di aggiornamento si avvale di oltre 2.000 business partner.

Zucchetti dispone di oltre 1.700 soluzioni tra software, hardware e servizi innovativi realizzati per soddisfare le specifiche esigenze di aziende, di qualsiasi settore e dimensione, e professionisti.

Facciamo il punto con il vicepresidente di Zucchetti Group, Giovanni Mocchi, per dare uno sguardo ai progetti in cantiere.

Dottor Mocchi, parliamo di digitalizzazione, declinata in molteplici ambiti, ma ancora non così diffusa, in Italia, a quanto sembra. Qual è il vostro percepito in proposito?

Il mercato digitale in Italia è in crescita: nel 2023 registriamo +3,1%, di aziende che hanno adottato sistemi informatici d’avanguardia; registreremo un 4,3, nel corrente anno, che diventerà un +5% nel 2025. È un settore che cresce ed è un fattore abilitante per la sostenibilità, in quanto le nuove tecnologie possono migliorare l’efficienza energetica, favorire l’economia circolare, automatizzare i processi aziendali e produttivi per renderli più efficienti, dare slancio alla dematerializzazione, nonché ridurre le emissioni e l’inquinamento grazie alla diffusione del lavoro agile. Inoltre, i fondi del Pnrr contribuiranno alla diffusione della digitalizzazione che giungerà anche alla piccola impresa. La pandemia ha incrementato la resilienza, con un nuovo mercato più competitivo. Le PMI hanno bisogno di molto aiuto e la nostra crescita economica viene reinvestita in toto, implementiamo la ricerca e lo sviluppo in particolare nella digitalizzazione.

E per quanto riguarda l’intelligenza artificiale cosa sta facendo Zucchetti?

Grande tema che stiamo cavalcando, acquisendo Moxoff, spin off del Politecnico di Milano (Moxoff è una realtà che sviluppa soluzioni matematiche innovative nel campo dell’ingegneria, delle scienze della vita e delle scienze sociali, ndr). Noi vogliamo portare nei nostri prodotti funzionalità di IA capaci di accelerare i processi decisionali, pertanto stiamo mettendo a fattor comune le competenze presenti nel gruppo per innestare anche l’intelligenza artificiale nella nostra offerta.

Il welfare aziendale, snodo cruciale per realizzare quell’autentica sostenibilità che mette al centro di ogni iniziativa l’umanità. Zucchetti è molto attiva in questo ambito. Come vengono considerati gli aspetti, le necessità personali?

Noi stiamo cercando di bilanciare meglio le esigenze personali con quelle aziendali con un modello molto flessibile – lavoro in azienda, lavoro a casa – e per noi vale un po’ la regola lavora dove vuoi, purché migliori la tua performance individuale. Abbiamo modelli di welfare molto flessibili per migliorare compensi e benefit. Se il personale è motivato, si consegue un binomio virtuoso ‘produttività-benessere’ che si traduce anche in una soddisfazione in ambito personale. Più tempo libero, più vita per sé.

Il nostro giornale ha una sezione dedicata all’Est Europa, con al centro la Bulgaria, collegata ai Paesi limitrofi: Zucchetti – già presente proprio in Bulgaria e Romania – è interessata a espandersi ulteriormente in quest’area?

Assolutamente sì. In Romania è stato realizzato il primo insediamento in quell’area con centri di competenza a supporto della sede centrale. Siamo entrati anche in Bulgaria con una particolare attenzione verso hotel, ristoranti, punti cassa, crediamo molto nell’Est Europa e quindi non escludiamo di allargarci ulteriormente verso queste aree.

 

www.zucchetti.com

 

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