CALCIO: LA VITTORIA DELL’ITALIA UNO SMACCO PER L’INGHILTERRA
Totale mancanza di fair play, assenza della Casa reale alla premiazione, medaglie d’argento rifiutate. Per il Pil italiano previsto un incremento fino allo 0,7%
Si sono celebrati i Campionati d’Europa di calcio, vinti dall’Italia. Una vittoria meritata, con una palese dimostrazione di cosa significhi gioco di squadra. Una vittoria alla quale hanno contribuito non solo i giocatori, ma tutto lo staff, sempre con molta umiltà. I festeggiamenti per questo successo – inatteso per molti osservatori – hanno messo in evidenza quanta importanza ricopra il nostro Paese in ambito internazionale: tutti i componenti dell’Unione europea, anche i cosiddetti sovranisti, hanno tessuto elogi nei confronti dell’Italia, sostenuta a chiare lettere dapprima da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea.
Per l’Inghilterra uno smacco del tutto inatteso: la squadra è scesa in campo con la convinzione di avere già vinto la Coppa. Un atteggiamento che rimanda la memoria ai campionati mondiali del 1950, in Brasile. In finale si affrontarono Brasile e Uruguay. Sugli spalti dello stadio Maracanà 200mila spettatori. I brasiliani erano convinti della vittoria e invece persero 2 a 1, con conseguenze anche tragiche: molte persone si suicidarono.
Fortunatamente non è accaduto nulla di tutto questo a Wembley, però anche una sconfitta va accolta con maggior stile – loro lo chiamano fair play – che non si è visto per nulla: i giocatori inglesi che durante la premiazione si sfilano le medaglie d’argento e abbandonano il campo(!); il principe William, esponente della Casa reale, assente alla premiazione, la stessa cosa dicasi per il primo ministro Boris Johnson, che pure aveva accolto con cordialità, ma prima del match, il nostro Presidente, Sergio Mattarella. Il tutto senza stile e anche con una evidente mancanza di educazione. Congratulations! La Brexit non poteva avere epilogo peggiore.
Per l’Italia celebrazioni più che meritate e commenti di plauso un po’ da ogni dove. Ha vinto una squadra, ovvero, l’esempio della coesione e della concordia, anche e soprattutto nei momenti difficili. Ciò che, troppo spesso, non accade nel nostro ambito politico.
Si aggiunga anche il fatto che, secondo le stime degli analisti, questa vittoria darà un impulso all’economia con una crescita del Pil fino allo 0,7%.
Non si è trattato “solamente” di una vittoria in una partita di calcio, una finale continentale per di più, bensì di una spinta a credere nelle proprie capacità, a superare un periodo difficile a causa di un virus, a ritrovarsi insieme per dimostrare che questo Paese ha delle potenzialità notevoli di crescita. Un esempio dallo sport da tenere ben presente. Per la vita di tutti.
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